Ogni anno si rende necessario verificare se le retribuzioni dei dipendenti supereranno il massimale INPS ed è necessario diffondere l’informazione tra tutti i lavoratori (collaboratori e amministratori inclusi) per sensibilizzarli a verificare il proprio fascicolo contributivo personale.
Per alcuni rapporti di lavoro si rende necessario sottoporre ai Dirigenti, ai Lavoratori, Collaboratori, e Amministratori (anche se iscritti alla gestione separata INPS) la dichiarazione allegata e ci rendiamo disponibili a supportare nella compilazione chi avesse necessità di un confronto.
Esaminare l’estratto conto contributivo dei cittadini è utile a riscontrare se dal 1996 ad oggi, la contribuzione è stata effettuata correttamente sul corretto massimale o se sono necessarie richieste di rimborso all’INPS.
Inoltre segnaliamo che, assumendo un Lavoratore con queste caratteristiche il costo contributivo del personale sulle somme che eccedono € 102.543,00 è limitato alle aliquote minori (circa il 3 % contro il 29% ) in virtù del blocco della contribuzione fino al predetto massimale; da una analisi comparata del costo del personale di due candidati con lo stesso profilo di carriera retributiva, risulta più conveniente assumere quello che è iscritto all’Inps dal 1 gennaio 1996 e non ha nessun contributo, in nessuna gestione pensionistica , anche estera, ante 1995.
Sul retro della dichiarazione troverete delucidazioni e se occorrono chiarimenti rimaniamo a disposizione.
I contributi INPS non incontrano limiti di retribuzione massima imponibile, salvo in due casi:
- Per i contributi obbligatori dovuti per i lavoratori privi di anzianità contributiva iscritti dal 1o gennaio 1996 a forme pensionistiche obbligatorie
- Per i lavoratori già iscritti alla data del 31/12/1995 che abbiano esercitato l’opzione per il sistema contributivo di calcolo della pensione. Solo in questi casi opera un massimale annuo di retribuzione assoggettabile a contributi fissato, per il 2019, in € 102.543,00 Tale massimale rappresenta anche il limite massimo di retribuzione pensionabile ed ha effetto sui periodi contributivi (e sulle quote di pensione) successivi alla prima assunzione, ovvero successivi alla data di esercizio dell’opzione. La parte di retribuzione eccedente il massimale, qualora destinata al finanziamento di fondi pensione, gode di uno speciale regime contributivo.
Il nostro servizio di verifica degli estratti contributivi consente alle aziende di proporre analisi pensionistiche ai propri lavoratori o collaboratori, compresi gli amministratori e/o i componenti della compagine sociale come una misura di welfare aziendale e rimaniamo a disposizione per prospettarvi un’offerta di consulenza adeguata alle specifiche necessità.
A COSA SERVE LA PIANIFICAZIONE?
A supportare il lavoratore nel comprendere:
– quale sarà la pensione che sarà offerta dal sistema pubblico
– quale sarà il gap (mancanza o scopertura) da colmare rispetto al tenore di vita desiderato
– permette di valutare quanto la contribuzione a una forma di previdenza integrativa (o alternativa) riuscirà a ridurre tale divario.
A offrire nuove strategie evolutive e nuovi scenari in tema di Pensioni, Welfare Aziendale e Previdenza per capovolgere i punti di vista convenzionali ed orientarsi verso il futuro.
COME SI DEFINISCE ED ESEGUE
L’analisi previdenziale è attività ben diversa dalla pianificazione previdenziale e finanziaria.
– E’ una strumento strategico: si parte dall’esame della situazione e dell’inquadramento lavorativo attuale, per ottenere il massimo risultato dalla contribuzione previdenziale, sfruttando anche limiti, opportunità e alternative offerte dalla normativa.
– E’ fondamentale conoscere il proprio percorso contributivo (per ognuno diverso perché condizionato dalle individuali esperienze lavorative), soprattutto quando siamo ancora in presenza di un tempo ragionevolmente lungo in cui il contribuente ha la possibilità di valutare e pianificare con quali strumenti poter gestire nel migliore dei modi le proprie risorse.
– E’ un’attività di analisi, programmazione ed esecuzione che, con il dovuto anticipo rispetto all’età di pensionamento che mira a :
- Individuare con precisione le risorse della pensione pubblica (decorrenza, importi, coordinamento di varie posizioni in più gestioni)
- Individuare con precisione le risorse da “dedicare’’ ai fini integrativi (Fpc, Fpa, Pip, polizze vita, TFR, patrimonio finanziario ed immobiliare)
- Realizzazione dell’obiettivo di tutela del tenore di vita
- Quando il lavoratore andrà in pensione avrà delle entrate nette disponibili (pensione pubblica, eventuale pensione integrativa, possibili altri redditi) diverse da quelle da “lavoratore”
- In fase di Bilancio Previdenziale si valuterà la capacità di queste entrate di coprire il fabbisogno di consumo (tenore di vita desiderato) richiesto dopo il pensionamento
I passi da compiere
- Stima della pensione obbligatoria di base
- Stima del fabbisogno integrativo
- Stima del fabbisogno di capitali da imprevisti
- Analisi dei prodotti previdenziali già stipulati
- Scelta della modalità di copertura del gap
- Monitoraggio del piano previdenziale
Le fasi da analizzare:
- Analisi della situazione lavorativa, contributiva attuale;
- Analisi dell’estratto conto contributivo storico con eventuali aggiustamenti e valutazioni su costi/benefici di riscatti di laurea, contribuzioni volontarie, eventuali esigenze di ricongiunzioni e totalizzazioni;
- Valutazione e stima secondo la normativa vigente dell’importo di trattamento pensionistico e dell’età di pensionamento;
- Determinazione della forbice (gap) tra il reddito desiderato e quello spettante al momento del pensionamento;
- Approfondimento del Tasso di sostituzione;
- Studio e definizione del piano previdenziale in relazione alle diverse possibilità di inquadramento, risparmio e del tenore di vita attuale e desiderato, valutandone anche i risvolti dal punto di vista delle tasse ed oneri su redditi attuali e sulle pensioni future;
- Soluzioni contributive, contrattuali, assicurative e fiscali che porteranno a scelte strategiche finalizzate a progettare il proprio futuro pensionistico.