I lavoratori impatriati e i nuovi residenti
L’Agenzia delle Entrate, ha pubblicato le Linee guida sugli incentivi fiscali per i docenti e ricercatori che si trasferiscono in Italia, i lavoratori “impatriati” e i nuovi residenti.
In particolare, l’Agenzia comunica che le Linee guida, anche grazie a pratiche tabelle di riepilogo, spiegano i presupposti per accedere ai diversi benefici fiscali concessi alle persone che trasferiscono la residenza fiscale in Italia.
Infatti, dopo una breve sezione introduttiva, la guida, articolata in sei capitoli, illustra nel dettaglio come individuare il concetto di residenza, chi sono i lavoratori interessati dai benefici, quali sono i vantaggi fiscali, chi può effettivamente usufruirne, in che modo accedere agli incentivi.
Riassumiamo nei successivi 3 punti le misure di facilitazione per attrarre nel nostro Paese preziose Risorse Umane con esperienza e formazione internazionale.
LE AGEVOLAZIONI PER I “RICERCATORI E I DOCENTI”
I docenti e i ricercatori che decidono di trasferire la propria residenza fiscale in Italia possono godere di una tassazione minima dei redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomo prodotti in Italia per lo svolgimento dell’attività di docenza e ricerca. La nuova guida delle Entrate illustra i requisiti che occorre possedere per escludere dalla tassazione il 90% del reddito di lavoro autonomo o dipendente prodotto, come l’essere stati residenti all’estero non in maniera occasionale, il trasferimento della residenza fiscale e lo svolgimento di attività di docenza e ricerca nel nostro Paese.
I VANTAGGI FISCALI PER I LAVORATORI “IMPATRIATI”
Fin dal 1° gennaio 2017 per i redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomo prodotti in Italia da lavoratori che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato la tassazione fiscale è limitata solo sul 50% del reddito. Anche in questo caso nella guida è possibile consultare le modalità di accesso al beneficio, la durata dell’agevolazione e i requisiti richiesti per i lavoratori dipendenti e per quelli autonomi.
IL REGIME AGEVOLATO PER I NUOVI RESIDENTI
Le persone fisiche che decidono di trasferire la propria residenza fiscale in Italia possono usufruire di un’agevolazione che permette di pagare un’imposta sostitutiva forfettaria dell’Irpef sui redditi prodotti all’estero, pari a 100mila €, in alternativa alla tassazione ordinaria, per una durata massima di 15 anni. Il beneficio è concesso a prescindere dallo svolgimento di un’attività lavorativa in Italia. All’interno della nuova guida delle Entrate è possibile trovare chiarimenti sulla scelta dell’opzione, sulle modalità di estensione del beneficio ai familiari, sui redditi esclusi dal regime agevolato, su come deve essere presentata la richiesta di interpello all’Agenzia e sul pagamento dell’imposta sostitutiva.
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