News2023-02-06T19:24:21+01:00

Visite fiscali! Il Polo Unico Inps

Con il messaggio 1399/2018[1] l’INPS ha fornito un riepilogo di tutte le norme vigenti in tema di visite fiscali; comprese le novità introdotte dalla riforma che ha istituito il Polo Unico. Ricordiamo infatti che la riforma Madia[2] ha attribuito all’INPS sia il compito di gestire i controlli della malattia dei dipendenti del settore privato che per quelli del settore pubblico. In cosa consiste la visita fiscale del medico? La visita fiscale consiste nell’accertamento medico, previsto dall’articolo 5 dello Statuto dei Lavoratori[3], che viene predisposto d’ufficio dall’INPS o richiesto dal Datore di lavoro per la verifica dell’effettivo stato di malattia del dipendente. Il lavoratore che si ammala ha diritto ad assentarsi dal lavoro per il periodo necessario per curarsi; per la durata dell’assenza a seconda dell’inquadramento contrattuale il dipendente ha diritto di percepire un’indennità di malattia a carico dell’INPS (anticipata in busta paga dal datore di lavoro), ed ha l’obbligo di essere [...]

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Il Part-Time

Time?  full o part l’importante è che sia orario di lavoro Premessa: Cos’è? Il part-time si caratterizza per un orario inferiore a quello ordinario (full time), individuato in 40 ore settimanali, ovvero in un minor orario rispetto a quello previsto dalla contrattazione collettiva nazionale o della contrattazione individuale, se assente il CCNL di riferimento. Il lavoro a tempo parziale o part-time, può essere utilizzato anche come virtuoso strumento per incrementare l’occupazione di categorie di lavoratori come i giovani, donne, anziani e lavoratori usciti dal mercato del lavoro. Difatti può essere considerato come un vero e proprio lavoro stabile volto a soddisfare sia le esigenze di flessibilità richieste dalle imprese e sia di soddisfare le esigenze dei lavoratori (es. quali la conciliazione tra lavoro e famiglia).          Ma esiste un numero minimo di ore per i contratti part-time? [...]

Visite mediche obbligatorie

Quesito: Chi paga? Idoneo o non idoneo? Risposta: Le visite mediche eseguite nell’ambito del rapporto di lavoro sono a cura e spese del datore di lavoro e scaturiscono dall’obbligo di sorveglianza sanitaria, materia che deriva dall’applicazione della disciplina in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (Dlgs.81/08-106/09). Le visite, di norma annuali tranne che in alcuni casi previsti dalla vigente normativa, prevedono gli esami e le indagini diagnostiche ritenuti necessari dal medico competente ai fini delle valutazioni rispetto al rischio di malattia professionale, coerentemente a quanto rappresentato sul DVR (documento di valutazione dei rischi) garantendo inoltre eventuali coperture vaccinali. In alcune specifiche situazioni previste dagli accordi stato, regioni e province autonome, e soltanto per le categorie indicate dai rispettivi allegati, le visite possono essere finalizzate anche alla verifica di assenza di condizioni di dipendenza da alcool (allegato al [...]

Stop ai contanti !

Compensi Carburante Contanti Stop Dal 1° luglio 2018 pagamenti solo tracciati. Cosa cambia dal 1° luglio 2018?  Stop alla scheda carburante dal 1° luglio 2018: Carta carburante e sistemi pagamento tracciabile Scheda Carburante: l’acquisto del carburante per tutti i titolari di partita iva (esclusi i contribuenti minimi e i forfettari) dovrà avvenire unicamente attraverso fatturazione elettronica e pagamento con strumenti tracciabili, pena l’indeducibilità del costo e l’indetraibilità dell’Iva relativa all’operazione. Una soluzione per la gestione organizzata delle spese sostenute per il carburante: Gestione Spese Uta EDENRED Stop ai pagamenti in contanti dal 1° luglio 2018: Tracciabilità retribuzioni  + Allegato per informare i dipendenti.     Divieto assoluto di pagamento in contanti delle retribuzioni, indipendentemente dal loro importo, dalla natura del contratto stipulato con il lavoratore, dalle modalità di svolgimento della prestazione e dalla durata del rapporto , e a partire dal 1° [...]

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Prestazioni di lavoro occasionale

La prestazione di lavoro occasionale “in famiglia” Con la L. n. 97/2017, anche le famiglie possono usufruire di nuove tipologie contrattuali; difatti il lavoro domestico e domiciliare, svolto in modo occasionale, può essere regolato in due modi: con il Libretto famiglia, nei limiti previsti con un contratto di lavoro domestico (colf), sempre utilizzabile. Ma quali sono le differenze tra i due? Il Libretto famiglia Il Libretto Famiglia, consiste in un vero e proprio libretto nominativo prefinanziato, esso può essere utilizzato esclusivamente dalle famiglie per pagare le prestazioni occasionali rivolte a determinate categorie di lavoratori. La famiglia interessata dovrà prima acquistare il libretto tramite INPS[1] o Poste Italiane, poi ricaricare la somma di denaro desiderata, inviare un'apposita comunicazione all'INPS e solo successivamente, potrà pagare la prestazione. Può essere utilizzato esclusivamente per le seguenti attività: piccoli lavori domestici, quali il giardinaggio, pulizia e manutenzione; assistenza domiciliare a bambini, anziani, malati o [...]

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Prestazioni di lavoro occasionale

La prestazione occasionale svolta per un’impresa Per quanto concerne le attività lavorative occasionali prestate a professionisti o imprese possono essere regolate in 3 modi: contratto di prestazione d’opera[1] se si tratta di un lavoratore autonomo (cioè che decide in modo indipendente come e quando lavorare); contratto di prestazione occasionale INPS (PrestO), se il lavoratore non è autonomo ma entro i limiti imposti dalla legge; contratti di lavoro dipendente, nei restanti casi. Ma andiamo per gradi e approfondiamo le differenze tra le suddette forme di prestazione. Il Contratto di Prestazione d’Opera Tale contratto può essere usato esclusivamente nei rapporti di lavoro autonomo (in cui il lavoratore può scegliere liberamente come e quando lavorare). Esempio: un informatico che realizza un sito web secondo le esigenze di un’azienda, ma che non è un dipendente e decide liberamente come realizzare l’opera, senza vincoli di orario e organizzazione. L’utilizzo del contratto di prestazione d’opera non prevede nessun limite massimo di [...]

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